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(Fabrizio De André)

LA MORTE
Album: "Volume I°" (1967)

La morte verrà all'improvviso, avrà le tue labbra e i tuoi occhi
ti coprirà di un velo bianco, addormentandosi al tuo fianco.

Nell'ozio, nel sonno, in battaglia, verrà senza darti avvisaglia
la morte va a colpo sicuro, non suona il corno, né il tamburo.

Madonna che in limpida fonte, ristori le membra stupende
la morte non ti vedrà in faccia, avrà il tuo seno e le tue braccia.

Prelati, notabili e conti, sull'uscio piangeste ben forte
chi bene condusse sua vita, male sopporterà sua morte.

Straccioni che senza vergogna, portaste il cilicio o la gogna
partirvene non fu fatica, perché la morte vi fu amica.

Guerrieri che in punta di lancia, dal suolo d'Oriente alla Francia
di stragi menaste gran vanto, e fra i nemici lutto e pianto.

Di fronte all'estrema nemica, non vale coraggio o fatica?
non serve colpirla nel cuore, perché la morte mai non muore.